La meravigliosa fioritura di primavera nel Nord-Ovest del Sudafrica       

Questo report descrive le sorprese e le meraviglie del nordovest del Sudafrica, una regione che rimane spesso fuori dai circuiti turistici. Gli stati del Sudafrica interessati da questo percorso sono il Northern Cape e il Western Cape, e all’interno di essi le regioni del Kalahari, del Namakwaland e del Richtersveld. Direttrice: Upington – Kalahari – Kakamas – Springbok – Langebaan – Capetown. In totale circa 1300 Km. Strade in ottime condizioni e traffico scarsissimo, tranne ovviamente in avvicinamento a Capetown.

Il Kgalagadi Transfrontier Park è situato all’estremo Nord Ovest del Sudafrica, in un dente di territorio sudafricano che si incastra tra la Namibia e il Botswana. E’ un parco transfrontaliero: parte del suo territorio è in Sudafrica, parte in Namibia e parte in Botswana. Il parco è in zona desertica. Sembrerebbe un ambiente ostile a causa delle temperature e della scarsezza d’acqua, ma malgrado ciò è abitato da un gran numero di specie animali. Lungo il percorso, guardando tra le dune rosse che già di per sé costituiscono uno spettacolo (ricordano molto i paesaggi della Namibia), si vedono molte antilopi (springbok o antilopi saltanti, orici, eland, kudu), uccelli (falchi, otarde, aquile, serpentari, diversi tipi di ghiandaie e passeracei), i piccoli simpaticissimi suricati dall’aria eternamente sorpresa, sciacalli, gnu. Più difficile avvistare i predatori, ma alla fine incontrerò i ghepardi (loro li chiamano cheetah), un serval (bellissimo gattone dalle orecchie a punta, si vede in una foto) e leopardi che si aggirano tra le dune.

Lascio il Kgalagadi Transfrontier Park con negli occhi le splendide immagini del deserto di dune rosse e degli animali che lo abitano.  Si attraversa la regione dell’Orange, letteralmente tappezzata di vigneti. In questa regione c’è l’interessante  Parco Nazionale Augrabies Falls, che  è un parco nazionale sito intorno alle cascate Augrabies Falls, situato circa 120 km ad ovest di Upington nella provincia del Capo Settentrionale. L’area del parco costeggia il fiume Orange.

Da Kakamas si prosegue verso Springbok, nel North-West. La città ha preso il nome dalle antilopi saltanti che vivono qui in gran numero. Siamo nella regione chiamata Namakwaland. Avevo letto sulla guida che tra fine agosto e inizio settembre, in corrispondenza dell’inizio della primavera nell’emisfero sud, in queste zone c’è una strepitosa fioritura primaverile. Bene, uno se non ci va non ci crede. Dappertutto è un’esplosione di fiori gialli, arancione, bianchi e rossi. Non sto parlando dei giardini degli abitanti di Springbok, Nababeep e delle altre cittadine della zona: parlo delle colline e delle valli tutto attorno che ne sono completamente tappezzate.

L’entrata del Namakwa Park è a Kamieskroon, un delizioso paesino tra colline ammantate di fiori con una caratteristica chiesetta in stile nordeuropeo.  Già all’inizio del tratto sterrato, per non parlare poi di quando si arriva al parco, lo spettacolo è prodigioso. Distese di fiori multicolori a perdita d’occhio. Gazanie arancione (in prevalenza), ma anche margherite, primule, fiordalisi, persino fiori che somigliano ai pani degli alpini e alle stelle alpine.

Il percorso circolare di soli 9 km che dall’ingresso del parco conduce verso le colline circostanti è semplicemente stupefacente. Si potrebbe fare in 20 minuti, ma sfido chiunque a farlo in meno di 2-3 ore a causa dell’infinità di volte che vi fermerete a scattare una fotografia. Oppure a stropicciarvi gli occhi o a darvi dei pizzicotti per confermare che siete su questo mondo e non in paradiso. Dico ciò perché il commento di molti al termine di questo giro era: ma abbiamo avuto un anticipo di paradiso?

Verso la Namibia di raggiunge Il Richtersveld, regione compresa tra il Sudafrica e la Namibia, regno delle piante grasse, o meglio “succulente” come le chiamano i botanici, cioè piante dotate di particolari tessuti parenchimali acquiferi tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua.

Dal Namakwa a malincuore si riparte verso sud lungo la Cape Namibia Route. La strada ha lunghi tratti panoramici. Tra gole, laghi, fiumi, archi di roccia, vigneti in germoglio e macchie di pascoli fioriti, punto verso Langebaan e il West Coast Atlantic Park. Il West Coast Park ha due ingressi, uno a nord di Langebaan e uno più a sud sulla N 7. Entrate dall’ingresso nord. Il gate è sulla strada parallela alla laguna, immerso in un’esplosione di fiori multicolori. Dietro i fiori appaiono in un eccezionale contrasto le acque celesti della laguna di Langebaan. Un altro spettacolo che lascia senza respiro. Guardate le foto.

La visita del parco prosegue lasciando la baia di Langebaan e continuando a Nord verso la collina del Postberg. Altri spettacoli di fioritura entusiasmanti, con contorno di orici, zebre, springbok e bontebok che pascolano in libertà. Le dune delle colline del Postberg sono di sabbia bianchissima. Tanto era rossa la sabbia del Kalahari, tanto è bianca la sabbia della costa atlantica. Dietro le dune di spiaggia bianca, circondate dalle solite stupende fioriture, si apre la notevole Atlantic Bay.

Prima di lasciare Langebaan, visto che gli occhi hanno avuto molto ma lo stomaco poco, prenoto un tavolo al Die Strandloper, un famoso ristorante all’aperto con tavoli sulla spiaggia. E’ aperto a mezzogiorno al mercoledì, al sabato e alla domenica. Lo staff prepara una pantagruelica grigliata di aragoste (“clayfish”), oppure a scelta si può fare una memorabile scorpacciata di seafood vario. Un altro posto da non dimenticare.

Mi sento senz’altro di dare un consiglio a chiunque programma viaggi nel Sud-Ovest dell’Africa nel periodo della nostra fine estate: non perdete assolutamente una visita al Namakwa Park e alla laguna di Langebaan. Nel periodo che va all’incirca dal 20 agosto alla fine di settembre queste due mete ingiustamente sottovalutate valgono da sole un viaggio in Sudafrica.