Isole Shetland del Sud
Gennaio 2019
South Shetland Islands (Shetland Meridionali)
Le Isole Shetland del Sud sono un gruppo di isole subantartiche situate a circa 120 km dalla Penisola Antartica. Si trovano in una regione compresa tra 61°00' e 63°37' S e tra 53°83' e 62°83' W.
L’arcipelago comprende 11 isole principali e diverse isole minori, per un totale di 3.687 km² di superficie. Tra l'80 e il 90% del territorio è coperto da ghiacciai. Il punto più elevato è il Mount Irving sull'isola Clarence, che raggiunge 2.300 metri slm.
Secondo la versione ufficiale le isole vennero "scoperte" dall'esploratore britannico William Smith il 19 febbraio 1819 e reclamate in nome di Re Giorgio III dal Regno Unito. Lo sbarco sulle isole venne effettuato sulla più grande delle Shetland Meridionali, l’isola di Re Giorgio sempre da William Smith, il 16 ottobre dello stesso anno.
Le isole vengono tuttavia reclamate anche da Argentina e Cile. Sembra che nel 1818, precedentemente dunque allo sbarco di Smith, Juan Pedro de Aguirre avesse chiesto permessi al governo argentino, che dava concessioni di caccia e pesca nel territorio antartico, e operasse con la nave Espíritu Santo facendo base sull'isola Decepción, il cui nome resta tuttora in una piccola isola dell'arcipelago.
La caccia alle foche e alle balene si è svolta sulle isole nel XIX e all'inizio del XX secolo, ma le isole sono state abitate solo dal momento dell'installazione di una stazione scientifica di ricerca nel 1944.
Molti paesi mantengono stazioni di ricerca sulle isole. In totale ce ne sono 16, la maggior parte situate su King George Island, utilizzando per i rifornimenti la pista di atterraggio della base cilena Eduardo Frei.
Il clima delle Shetland del Sud è nuvoloso e umido tutto l’anno e forti venti da ovest soffiano in tutte le stagioni. Le estati sono corte e fredde (dicembre-marzo), con temperature medie di 1.5°C, mentre la media invernale scende a -5 °C. L’effetto dell’oceano tende a mantenere basse le temperature estive ma ha anche l’effetto di contenere l’abbassamento termico durante l’inverno.
A parte il personale delle basi, non ci sono abitanti permanenti nelle isole.
Nel 1904 l'arcipelago è divenuto parte della dipendenza delle Isole Falkland. Regno Unito, Argentina e Cile si contendono la sovranità sulle isole, che però sono sotto la tutela del Trattato Antartico poiché sono situate al di sotto del 60° parallelo S.
Capitolo South Shetland Islands estratto dal diario di viaggio in Antartide
Arriva l’ultimo giorno in Antartide. Siamo nelle South Shetland, che si trovano 200 km a nord della penisola antartica e sono l’ultimo gruppo di isole che fanno parte dei territori antartici.
Yankee Harbour
Sveglia all’alba oggi. La prima partenza con gli zodiac è fissata già per le 5.30. Abbiamo passato il Mc Farlane Strait e raggiunto le South Shetland.
Il primo approdo è a Yankee Harbour, un grande porto naturale protetto dalle montagne che veniva spesso usato da cacciatori di foche e balenieri molti anni fa. Prende il nome dalle numerose navi americane che solevano ancorare e operare in questa zona. Un vecchio calderone rotto usato per sciogliere il grasso di foca e di balena funge da promemoria della storia della zona.
Una grande colonia di pinguini gentoo, quelli col becco rosso, popola l’arco a mezzaluna che delimita quella che in passato era l’area portuale. Assistiamo alla scena drammatica di due skua che strappano un pulcino di gentoo dal nido e se lo contendono a strappi e morsi fino a quando rimane solo la carcassa.
Half Moon Island
Secondo approdo nelle Shetland su questa bizzarra isola a forma di mezzaluna che ci regala uno degli scenari più belli visti sin qui. Rimettiamo per l’ultima volta i salvagenti a collare, che ormai abbiamo imparato a indossare, e gli stivali di gomma, che invece si fa sempre una fatica boia a togliere.
Half Moon Island sembra un palcoscenico. Neri pinnacoli di roccia basaltica delimitano ogni dosso, lagune dove le montagne e i ghiacciai si tuffano in mare, ammassi di kelp che brillano sotto i raggi del sole che vanno e vengono, e ciliegina sulla torta il relitto di una vecchia scialuppa abbandonata sulla spiaggia.
Tra le colonne di basalto rumoreggia una numerosa colonia di piccoli pinguini. Sono i simpaticissimi chinstrap, quelli dal sorriso enigmatico che ancora non avevamo ancora visto in così grande quantità. L’impressione che sorridano sempre è generata da una striscia nera sottogola che sembra uno smile. Ci sono quelli che fanno rifornimento di krill, quelli che raccolgono pietre per il nido portandole col becco, quelli che litigano con i vicini, quelli che rubano le pietre agli altri… Molti nidi sono affollati dai pulcini, alcuni già piuttosto grossi anche se ancora grigi in attesa della muta. Stranamente non ci sono in giro predatori.
Ci mettiamo alla ricerca di Kevin ...ma chi è Kevin? E’ un pinguino macaroni che da anni vive solitario in questa colonia di chinstrap. Lo si può riconoscere facilmente per il ciuffo di piume arancione ai lati della testa, ma oggi Kevin non c’è. Forse è a caccia, forse si è nascosto, forse sta dormendo. Bisogna accontentarsi di una sua foto scattata durante la visita del gruppo che ci ha preceduto qui.